Giro d’Italia Ciclocross: a Sant’Elpidio a Mare maglia rosa per Jakob Dorigoni e Francesca Baroni
Se il buongiorno si vede dal mattino allora la brina ghiacciata sul campo della frazione Luce di Sant’Elpidio a Mare (FM) doveva già lasciar presagire il grande spettacolo che l’Epifania 2021 aveva in serbo per il popolo del Giro d’Italia Ciclocross. Non appena i primi raggi del sole hanno cominciato a scaldare il percorso di gara disegnato dall’O.P. Bike in collaborazione con l’ASD Romano Scotti, si è capito subito che sulle collose argille fermane bisognava muoversi e fin troppo. Reso impegnativo dalla leggera fanghiglia superficiale tipica di questi terreni, il tracciato di gara del Memorial Tommaso Romanelli e 12° Memorial Romano Scotti – tappa conclusiva dell’Adriatico Cross Tour – ha regalato emozioni agli atleti e ai pochi addetti ai lavori autorizzati a essere presenti sul campo, ma soprattutto ha mostrato i reali valori in campo in vista dell’imminente rassegna tricolore di fine settimana.
Dal punto di vista agonistico, infatti, sono giunte conferme, ma anche clamorosi ritorni di fiamma. In primis, certo, quello di Fabio Aru, che grazie al ciclocross e al calore del suo popolo sta ritrovando fiducia nelle sue forze, ma anche di tanti atleti autori di un anno opaco o in lento crescendo, a dimostrazione che i conti si fanno sempre a fine stagione. E non sono mancate le sorprese, come la contesa punto a punto tra Dorigoni e Cominelli, la grinta di Gaia Realini e la disarmante imprevedibilità della gara juniores, che nel trambusto generale dell’incertezza ha premiato il più costante e metodico.
A Sant’Elpidio a Mare, per la tappa 7 di una stagione strana ma con coraggio e determinazione portata in fondo grazie alla spinta propulsiva dell’ASD Romano Scotti, la famiglia del ciclocross si è rinsaldata e ha colto nuove amicizie, come quella con i ragazzi della O.P. Bike guidata da Stefano Offidani. Un plauso è da tributare al comitato organizzatore locale per non aver lasciato nulla al caso e per aver profuso entusiasmo anche nella più delicata delle operazioni. In modo particolare è degno di nota il lavoro svolto per il rispetto delle norme anti-contagio, una doverosa ma giusta severità nel controllo degli accessi che ha però permesso di vivere con più serenità l’evento per tutti gli addetti all’interno della “bolla”, sotto ‘occhio attento delle forze dell’ordine presenti in massa.
Presenti anche i vertici regionali della Federciclismo per Marche (Lino Secchi) e Abruzzo (Mauro Marrone), l’amministrazione comunale di Sant’Elpidio a Mare, Luca, Matteo e Marco Romanelli, Brasile di Officine del Comfort e il grande amico del Giro d’Italia Ciclocross, Michele Bartoli, il principe delle classiche del nord.
«Quando si trova un’accoglienza così speciale si possono solo fare grandi cose – spiega uno stanco ma felicissimo Sergio Scotti al termine delle premiazioni generali – in Stefano Offidani e nel suo gruppo abbiamo trovato persone in cui l’ASD Romano Scotti può specchiarsi e questa intesa ha permesso la realizzazione di un evento che resterà nel cuore di tutti, rivalutando un’area che in futuro, ne sono certo, regalerà grandi piaceri al ciclismo locale e nazionale. Presto ringrazieremo tutti coloro che hanno reso possibile il 12° Giro d’Italia Ciclocross, ma per ora desidero dirvi una sola cosa, dal cuore: grazie a tutto il popolo del GIC, siete fantastici. E possiamo già rinnovare l’appuntamento al prossimo anno con questa magnifica città e questa fantastica organizzazione».
UOMINI OPEN, LA CONTESA DEL PUNTICINO – A pari merito, 172 a 172. Una lunghissima volata, una contesa punto su punto che si è risolta solo grazie al miglior piazzamento nell’ultima tappa. Non poteva che essere più entusiasmante di così il finale di stagione del Giro d’Italia Ciclocross, con Jakob Dorigoni (Selle Italia Guerciotti Elite) che strappa letteralmente il simbolo del primato dalle spalle di Cristian Cominelli grazie al secondo posto odierno. A nulla è valso il tentativo del bresciano di agguantare la quarta posizione – difesa da Marco Pavan (maglia bianca, D’Amico UM Tools) – l’unica utile per farlo uscire vincitore dall’impasse. Non male per essere nel paese della “Contesa del Secchio”, la più antica rievocazione storica delle Marche. Per la cronaca ad imporsi è stato uno strepitoso Filippo Fontana (CS Carabinieri) che ha messo in riga tutti gli avversari, anche il tricolore Dorigoni (2°) e un ottimo Nadir Colledani (MMR Factory) che torna dopo tanto tempo sul podio del Giro d’Italia Ciclocross.
Tutte le attenzioni al via erano per Fabio Aru (Team Qubeka Assos): il Cavaliere dei 4 Mori, che grazie al ciclocross sta pian piano ritrovando morale e sorriso e che si è reso autore di una gara in linea con le aspettative della graduale ripresa: 8° accompagnato sempre dagli applausi degli addetti ai lavori. Impeccabile sul fango viscido, ottimo in salita.
DONNE OPEN, GRINTA REALINI – Trionfo in casa Selle Italia Guerciotti Elite: una straordinaria Gaia Realini vince per distacco sulla maglia rosa Francesca Baroni l’ultima tappa del Giro d’Italia Ciclocross. Il duo della Guerciotti ha messo le cose in chiaro sin dal primo giro, relegando all’inseguimento le ragazze di Daniele Pontoni. Poi, a un giro dalla fine, la tenace abruzzese classe 2001 ha aperto il gas e ha distanziato la compagna in maglia rosa di quel tanto che le serviva per una grintosa vittoria, la seconda dopo quella di Gallipoli. Tra le inseguitrici, due ragazze meritano una menzione d’onore: una ritrovata Alessandra Grillo da applausi (Development Guerciotti) ritrova il sorriso che l’ha sempre caratterizzata acciuffando con tenacia il terzo gradino del podio, mentre la giovane Alice Papo, alfiere in maglia bianca della DP 66 è quarta, ai piedi del podio, cogliendo il miglior risultato stagionale al Giro d’Italia Ciclocross. Un vivaio che promette davvero bene per il cross del futuro! Brave ragazze.
Fonte organizzazione